Ribalta Barocco Lombarda

Brescia Metà XVIII Secolo

Codice :  ANMORI0155986

non disponibile
Ribalta Barocco Lombarda

Brescia Metà XVIII Secolo

Codice :  ANMORI0155986

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Ribalta Barocco Lombarda - Brescia Metà XVIII Secolo

Caratteristiche

Brescia Metà XVIII Secolo

Stile:  Barocco (1630-1730)

Epoca:  XVIII Secolo - dal 1701 al 1800 , XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Origine:  Brescia, Lombardia, Italia

Essenza principale:  Abete Cipresso Noce Pioppo

Materiale:  Impiallacciatura di Cipresso , Impiallacciatura di Radica di Pioppo , Legno Ebanizzato

Descrizione

Ribalta barocco lombarda in noce e radica di pioppo, Brescia metà XVIII secolo. Piano in noce, fronte e fianchi impiallacciati in legno di cipresso e radica di pioppo, anta a ribalta celante scarabattolo a 6 cassetti, 3 cassetti più 1 nella fascia, montanti con ricciolo intagliato, piedi ebanizzati a forma di vaso. Decorata dalle caratteristiche formelle in radica intagliate nel noce e da cornici ebanizzate. Interni in abete. Sostituzione fianchi di un cassetto e restauri.

Condizione prodotto:
Prodotto che a causa dell'età e dell'usura richiede interventi di restauro e ripresa della lucidatura.

Dimensioni (cm):
Altezza: 122,5
Larghezza: 134
Profondità: 61

Con certificato di autenticità

Certificato rilasciato da:  Enrico Sala

Informazioni aggiuntive

Stile: Barocco (1630-1730)

Il termine deriva dal fonema barrueco spagnolo o barroco portoghese e letteralmente significa "perla informe".
Già intorno alla metà del Settecento in Francia era sinonimo di ineguale, irregolare, bizzarro, mentre in Italia la dizione era di memoria Medievale e indicava una figura del sillogismo, un astrazione del pensiero.
Si volle identificare questo periodo storico con il termine dispregiativo di barocco, riconoscendovi in esso stravaganza e contrasto con i criteri di armonia e di rigore espressivo cui si intendeva tornare sotto l'influenza dell'arte greco-romana e del Rinascimento italiano.
Barocco, secentista e secentismo furono sinonimi di cattivo gusto.
Per quanto concerne il mobile, libertà ideazionale, necessità di sfarzo e virtuosismo originarono una sinergia destinata a produrre capolavori insuperati.
I materiali dispiegati furono degni di competere con i più strabilianti racconti di Marco Polo: lapislazzuli, malachite, ambra, avorio, tartaruga, oro, argento, acciai, pregiate essenze lignee e altro ancora vestirono gli arredi che per forma e fantasia diedero vita virtualmente alle mille e una notte di molti potenti nostrani.
Tipiche del periodo furono parti portanti o accessorie risolte con motivi a colonna tortile, chiaramente ispirate al baldacchino berniniano di San Pietro, parti a ricco intaglio scultoreo ad altorilievo e finanche a tutto tondo entro un vortice di volute, cartocci e girali, profili curvi e spezzati, cimase agitate da timpani di articolata sagomatura, grembiuline adorne d ornati, mensoloni, contrafforti e quant'altro d'uopo a movimentare forme e strutture.
Il barocco è peraltro il secolo dell'illusionismo: lacche e tempere magre affollano mobili e apparati d'arredo per imitare con la marezzatura effetti di venature marmoree o giochi di venature di radiche pregiate.
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Epoca:

XVIII Secolo - dal 1701 al 1800

XVII Secolo - dal 1601 al 1700

Essenza principale:

Abete

Legno tenero di conifera, usato per mobili rustici o per costruire la cassa, cioè la struttura, di mobili poi lastronati in essenze più pregiate. Fu usato fin dall'antichità, il suo impiego più pregiato è, nella variante Abete Rosso, negli intarsi di mobili antichi francesi del '700. L'abete rosso, più tipico dell'Europa settentrionale, in Italia cresce soprattutto nelle Alpi Orientali ad altitudini superiori ai 1300 m. L'utilizzo più nobile di quest'essenza fu nella costruzione di violini, chitarre e violoncelli: Stradivari stesso produsse con questo legno i suoi celeberrimi violini.

Cipresso

Si tratta di un legno duro, originario da una delle piante più longeve, esiste in differenti specie. La variante francese è di colore rosso chiaro con venature più scure, gli ebanisti la impiegarono maggiormente negli intarsi. La variante asiatica, con sfumature più tendenti al verde, venne utilizzata in Inghilterra per le strutture portanti dei mobili. Sia negli Stati Uniti che in Europa fu usato per la produzione di mobili rustici e popolari.

Noce

Il legno di noce proviene dalla pianta il cui nome botanico è juglans regia, originaria probabilmente dell'Oriente ma molto comune in Europa. Di colore marrone chiaro o scuro, è un legno duro dalla bella venatura, molto usato nei mobili antichi. Fu l'essenza principale in Italia per tutto il Rinascimento e in seguito ebbe buona diffusione in Europa, specialmente in Inghilterra, fino all'avvento del mogano. Venne impiegato per mobili in massello e talvolta intagli e intarsi, l'unico suo grande limite è che soffre molto il tarlo. In Francia si utilizzò largamente più che altro in provincia. Nella seconda metà del '700 il suo impiego diminuì sensibilmente perché gli si preferirono il mogano e altri legni esotici.

Pioppo

Essenza considerata “povera”, è un legno bianco, con sfumature giallognole o grigiastre, leggero e tenero, che si tarla facilmente. È impiegato per mobili rustici o nella costruzione dei mobili. L'impiego più pregiato che ha avuto nella storia del mobile è in Germania, nell''800, per impiallacciature e tarsie nel periodo Biedermeier.

Materiale:

Impiallacciatura di Cipresso

Impiallacciatura di Radica di Pioppo

Legno Ebanizzato

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