Specchio Anni 60

Coppia di comodini con cassetto sotto piano e ripiano a giorno, legno impiallacciato mogano, pannello grissinato, piano con vetro trasparente in appoggio.

Ultime Luci

Olio su tela. Al retro sul telaio il titolo a matita ed etichetta con il nome dell'artista. L'artista senese Guido Ferroni, dopo un esordio di impronta impressionista, approdò ad una pittura dai toni intimi, caratterizzata da una riduzione delle gamme cromatiche e da una atmosfera di pacata quotidianità paesana, legata alla tradizione toscana. Il dipinto è presentato in cornice dorata coeva.

Comò con specchio e mensola a giorno in vetro. In legno impiallacciato noce e teak, piano in vetro retro trattato, maniglie e puntali in ottone.

Coppia di lampade dalla forma a stella, in ottone e vetro.

Armadio a 2 ante battenti, in legno impiallacciato teak e fascia in mogano, gambe in metallo.

Comò con specchio, in legno impiallacciato radica, gambe con decori intagliati.

Comò con toilette, cassetti e vano con anta a ribalta, in legno impiallacciato mogano, pannello grissinato, piano con vetro trasparente in appoggio.

Tecnica mista su carta. Al retro il timbro dell'artista con la firma, il titolo (non decifrato) e la data dell'opera. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Opera in cornice.

Carrello di servizio con doppio piano di cui uno asportabile, legno ricoperto in formica, metallo.

Studio 1992

Tecnica mista su carta. Firmato e datato in basso, con titolo. Al retro il timbro dell'artista con la firma, il titolo e la data dell'opera. Caccioni, artista che è nato, si è formato e vive tuttora a Bologna, è uno dei protagonisti di una generazione che è giunta ormai ad una definitiva maturazione linguistica e occupa uno spazio di rilievo all'interno del panorama artistico contemporaneo. La sua ricerca utilizza principalmente materiali inconsueti come gli acetati, il pvc e, più recentemente, fondali scenici di opere teatrali dell'Ottocento, sui quali interviene dipingendo forme tratte da una memoria personale e dalle suggestioni provenienti da culture e periodi storici diversi. Elemento ricorrente nell'opera di Luca Caccioni è la scrittura, segno autosignificante che disegna l'opera ed è capace di raccontare pensieri; lavorando per sovrapposizione, le immagini sono costruite per addizione o sottrazione del colore sui vari supporti. Operqa in cornice.

Lampada da terra con 3 possibilità di accensioni. Metallo cromato, marmo, bocce in vetro.

Coppia di poltrone con imbottitura in espanso e rivestimento in similpelle.