Contemporary Silkscreen A. Burri Sestante 14 Italy 1989

Sestante 14 1989

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Contemporary Silkscreen A. Burri Sestante 14 Italy 1989 - Sestante 14 1989

Features

Sestante 14 1989

Artist:  Alberto Burri (1915-1995)

Artwork title:  Sestante 14

Age:  Contemporary

Subject:  Abstract Composition

Artistic technique:  Multiple Print

Technical specification:  Screen Printing

Description : Sestante 14

Color screenprint on paper. Signed in pencil lower right, numbered n. IV/XV bottom left. It is accompanied by photo authentication from the "Il borghetto" art house in Milan. The work was part of the "Sestante" series, consisting of 16 different serigraphs. In 1982 Alberto Burri created Sestante, a large cycle of seventeen cellotexes and an iron sculpture, which was exhibited from May to September of the following year in the space of the former Giudecca shipyards in Venice. The evocation of the old nautical instrument, which was used by travelers to establish the position of a given point with respect to the horizon, is a tribute to the maritime destiny of Venice. The paintings are Burri's umpteenth challenge: in their combinations the shapes and colors of the "sextant" create an inexhaustible cycle where there is not the slightest repetition. Within the same painting, or in the juxtaposition of one to the other, the kaleidoscope of shapes allows square and curvilinear structures to coexist, together with large chromatic backgrounds and dense visual patterns. In 1989 the artist proposed the cycle again as a graphic work, creating the "Sestante" series. The art historian Bruno Corà said that "in Burri's case, speaking of graphics does not mean speaking of a lesser production compared to paintings, but only of a different and parallel artistic modality, in conception and execution, in short such as to be able to be included with absolute importance in the production of the great painter, alongside all his other revolutionary innovative pronouncements". The work is presented in a frame.

Product Condition:
Product in very good condition which may show minor traces of wear; it may have undergone restoration work carried out by an expert. We try to present the real state as fully as possible with photos. If some details are not clear from the photos, what is stated in the description applies.

Frame Size (cm):
Height: 64
Width: 78
Depth: 2,5

Authentication on photo

Additional Information

Artist: Alberto Burri (1915-1995)

Alberto Burri (Città di Castello, 12 marzo 1915 - Nizza, 13 febbraio 1995) è stato un artista e pittore italiano. Dopo la laurea in medicina, conseguita nel 1940, nel corso della seconda guerra mondiale fu ufficiale medico. Fatto prigioniero in Tunisia dagli americani, fu recluso, insieme a Giuseppe Berto e Beppe Niccolai, nel "criminal camp" per non cooperatori del campo di concentramento di Hereford (in Texas), dove cominciò a dipingere. Tornato in Italia nel 1946, si trasferisce a Roma, dove l'anno successivo tiene la sua prima personale alla galleria La Margherita. Nel 1948, espone sempre nella stessa galleria, le prime opere astratte: Bianchi e Catrami. el 1949 realizza SZ1, il primo Sacco stampato. Nel 1950 comincia con la serie le Muffe e i Gobbi e utilizza per la prima volta il materiale logorato nei Sacchi. Nel 1950 Burri partecipa alla fondazione del Gruppo Origine, insieme a Mario Ballocco, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla. Il gruppo si scioglie nell'aprile 1951. Fu conoscente di Brajo Fuso, artista perugino, col quale aveva animate discussioni su tecniche e materiali. Nel 1952 espone per la prima volta alla Biennale di Venezia, presentando l'opera il Grande Sacco. Con le mostre di Chicago e New York del 1953 inizia il grande successo internazionale. Nel 1952 Robert Rauschenberg, mentre trascorre quasi un anno a Roma, visita lo studio di Alberto Burri, potendo così vedere i Sacchi. Nel 1954 realizza piccole combustioni su carta. Continua a utilizzare il fuoco anche negli anni successivi, realizzando Legni (1956), Plastiche (1957) e Ferri (1958 circa). Nel 1955 espone all'Oakland Art Museum e alla VII Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma. Nel 1964 vince il premio Marzotto. Nel 1973 inizia il ciclo dei Cretti e su questo filone si colloca il sudario di cemento con cui rivestì i resti di Gibellina terremotata in un famoso esempio di land art. Nel 1976 inizia a lavorare ai Cellotex. Nel 1973 Burri riceve dall'Accademia Nazionale dei Lincei il "Premio Feltrinelli" per la Grafica, con la seguente motivazione: "per la qualità e l'invenzione pur nell'apparente semplicità, di una grafica realizzata con mezzi modernissimi, che si integra perfettamente alla pittura dell'artista, di cui costituisce non già un aspetto collaterale, ma quasi una vivificazione che accoppia il rigore estremo ad una purezza espressiva incomparabile". Nel 1976 Alberto Burri crea (avvalendosi dell'aiuto "tecnico" del ceramista Massimo Baldelli ) un cretto di imponenti dimensioni, il 'Grande Cretto Nero' esposto nel giardino delle sculture Franklin D. Murphy dell'Università di Los Angeles (UCLA). Altra opera analoga, per stile, forza espressiva e imponenti dimensioni è esposta a Napoli, nel museo di Capodimonte. Nel 1984, per inaugurare l'attività di Brera nel settore del contemporaneo, viene ospitata un'esaustiva mostra di Burri. Nel 1994 Burri partecipa alla mostra The Italian Metamorphosis 1943-1968 presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York. Dall'11 maggio al 30 giugno '94 presso la Pinacoteca Nazionale di Atene viene presentato il ciclo Burri il Polittico di Atene, Architetture con Cactus, che verrà esposto in seguito presso l'Istituto Italiano di Cultura di Madrid (1995). Il 10 dicembre 1994 vengono ricordate le donazione di Burri agli Uffizi in Firenze: un quadro Bianco Nero del 1969 e tre serie di grafiche datate 1993-94. Burri muore a Nizza nel 1995, un mese prima del suo ottantesimo compleanno.

Age: Contemporary

Contemporary

Subject: Abstract Composition

Artistic technique: Multiple Print

Technical specification: Screen Printing

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